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POLARNIGHT 25/24
La più grande spedizione artica di tutti i tempi
Esther Horvath è la vincitrice del World Press Photo 2020 nella categoria Environment e la prima fotografa ungherese a vincere questo premio.
La foto che le ha permesso di raggiungere questo traguardo è stata scattata nell’Artico: un orso polare e il suo cucciolo che si avvicinano alle attrezzature della spedizione MOSAiC, utilizzate per lo studio degli effetti del cambiamento climatico nell’Oceano Artico centrale.
Dal 2015, Esther Horvath ha dedicato la sua fotografia alle regioni polari, documentando spedizioni scientifiche e il “dietro le quinte” della vita quotidiana in diverse stazioni artiche.
Dopo aver trascorso lunghi periodi nell’Artico ogni anno, da settembre del 2019 a gennaio 2020 ha documentato la spedizione MOSAiC.
MOSAiC è iniziata il 20 settembre 2019, quando la nave rompighiaccio tedesca Polarstern è salpata da Tromsø in Norvegia, per trascorrere un anno alla deriva, intrappolata nel ghiaccio dell’Oceano Artico. Il viaggio è terminato il 12 ottobre 2020, quando ha attraccato nel porto di Bremerhaven, nella Germania settentrionale.
L’obiettivo della spedizione MOSAiC è condurre lo studio più ravvicinato mai realizzato dell’Artico come epicentro del riscaldamento globale e raccogliere dati fondamentali per comprendere i futuri sviluppi del cambiamento climatico. Nessuna nave era mai penetrata così a nord nell’Artico centrale in inverno come la Polarstern in questa occasione.
Esther Horvath – a centinaia di chilometri dalla costa più settentrionale del pianeta, circondata da ghiaccio, freddo e oscurità – ha documentato tutto questo per noi con scatti affascinanti, dai momenti più significativi della ricerca scientifica, alla vita quotidiana dell’equipaggio e gli straordinari paesaggi polari.
Guardare le sue fotografie significa fare un viaggio nel tempo attraverso le varie fasi di questa spedizione epica.
L’espressione “POLARNIGHT 25/24” si riferisce alla sensazione ipnotizzante che la Horvath ha provato durante i mesi trascorsi nell’Artico: la notte polare è una notte infinita, la sua oscurità nera come la pece sembra più lunga di 24 ore, più lunga del giorno stesso.
Nella mostra POLARNIGHT 25/24, l’oscurità perpetua, illuminata dai potenti fari dell’imbarcazione, conferisce alle immagini un allure quasi cinematografico, da studio, rivelando a chi osserva un’importante ricerca scientifica nell’ultima regione selvaggia della Terra.
Esther Horvath è membro della International League of Conservation Photographers (iLCP), fa parte di The Photo Society, The Explorers Club e collabora come fotografa scientifica con l’Istituto Alfred Wegener in Germania.
È nata in Ungheria e ha conseguito un master in economia presso la University of West Hungary. Nel 2012, seguendo la sua passione per la fotografia, si trasferisce a New York per frequentare l’International Center of Photography ICP, dove si laurea in Documentary and Photojournalism. Dopo aver vissuto 6 anni a New York City, nel 2018, si è trasferita a Brema, in Germania.
Dal 2015 ha dedicato la sua fotografia alle regioni polari, in particolare all’Oceano Artico, documentando spedizioni scientifiche e dietro le quinte di ricerche scientifiche. Segue il lavoro di più gruppi scientifici che lavorano per comprendere al meglio le mutevoli regioni polari.
Documentando il lavoro e la vita dei ricercatori che raccolgono dati importanti per l’andamento climatico, Esther Horvath spera di contribuire ad aumentare la consapevolezza riguardo a ciò che sta accadendo sul nostro pianeta e, in collaborazione con gli scienziati, sensibilizzare l’opinione pubblica sul fragile equilibrio delle regioni polari.