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Si fanno tante cose per amore. Si dà un bacio, si compie un gesto di conforto, di tenerezza. Per amore possiamo donare un fiore, o anche qualcosa di più importante, il nostro tempo e il nostro impegno per essere vicini a chi è più debole e indifeso. E, infine, possiamo fare una foto, uno scatto d’amore che racconti tutto questo. Descrivere l’amore, nelle sue molteplici forme, attraverso le immagini è l’invito che L’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) ha lanciato lo scorso novembre attraverso il concorso fotografico Per Amore.
Quasi 600 fotografi hanno risposto all’invito. Più di 3000 le foto arrivate e selezionate dalla giuria di esperti. I tre vincitori Tattoo AnimeTatuate di Alessando Lercara, vincitore del concorso; Io non ti abbandono di Elena Sentieri e Ragazza madre, Himba People di Francesco Congedo rispettivamente al secondo e terzo posto.
Dalle foto arrivate per il concorso, sono state selezionate le immagini della mostra Per Amore, promossa dall’UNHCR in collaborazione con Photo Op e Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche); Il fondamentale supporto tecnico di Canon e il Patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.
Un viaggio per immagini che, grazie agli autori presentati in mostra, conduce attraverso le molte dimostrazioni di amore e cura di cui sono stati testimoni. Un viaggio non solo metaforico, ma un vero tour visivo tra i codici dell’affetto nelle diverse regioni del mondo, come a dimostrare che i sentimenti ispirano comportamenti inconfondibili a qualsiasi latitudine. Dalla Mongolia alle valli della Toscana, tra i rifugiati della rotta balcanica, ai monaci in Myanmar, ai bambini nel parco giochi in Bosnia o a quelli nei campi rifugiati in Giordania, tutte le immagini raccontano momenti di tenerezza che legano tra loro i protagonisti delle foto.
I monaci di Stefano Lotumolo condividono lo stesso raccoglimento dell’uomo immerso nella lettura, fotografato da Cristian Iotti. L’intimità e l’affetto uniscono le mani sott’acqua di Serena, volontaria insegnante di nuoto, con quelle di un bambino disabile (Marco Garofalo), la famiglia nel bagno onsen in Giappone (Paolo Patrizi), ma anche il monaco cambogiano che porge un fiore a una scimmia tra le rovine del tempio di Angkor Wat o Cinzia Angiolini che dorme tenendo in braccio Quasimodo, uno degli agnelli di razza zarasca, la specie in via d’estinzione che, da sola, protegge nelle valle di Zeri (Yarin Trotta Del Vecchio).
Amici, amanti, fratelli, madri e padri con i figli, insegnanti, volontari, ognuno di loro spinto dall’amore e, a volte, dalla dedizione nei confronti del prossimo. A raccontare quei momenti, gli autori che attraverso sguardo attento e amorevole li restituiscono nella loro unicità universale.
Oggi le persone costrette ad abbandonare le proprie case in tutto il mondo sono 65,6 milioni – vale a dire un numero maggiore del 21esimo Paese più popoloso del mondo, il Regno Unito. Ogni 3 secondi 1 persona è costretta ad abbandonare la propria casa – meno del tempo necessario per leggere questa frase.
Come i gesti raccontati negli scatti di questa mostra, la scelta di milioni di persone nel mondo e di centinaia di migliaia in Italia, che sostengono il lavoro dell’UNHCR per i rifugiati con donazioni e lasciti testamentari, é un gesto d’amore.
Per Amore
09 maggio – 17 giugno 2018
Fortezza del Girifalco (Via di Fortezza)
Cortona
Orari: Lunedì – Domenica 10-19
Ingresso Libero